Umberto Montano con tenacia e pazienza sta portando avanti (e non è facile con la pandemia di mezzo) il suo disegno: Un Mercato Centrale nei punti chiave delle grandi città. Il Mercato è sempre stato il punto di ritrovo e riunione di ogni popolazione. Da tempo quelli comunali sono in declino perchè ormai è il consumo in loco la scelta obbligata e non quella della spesa che si farà sempre di più senza muoversi da casa. Eccoci a scoprire le meraviglie del nuovo Mercato Centrale a Milano, adiacente al binario 1 e poco meno lungo. Due strati di attrazioni gastronomiche: i fiori della Piccinni, le empanadas di Perdomo, il pane di Longoni, gli ottimi dolci della Martesana della famiglia Santoro, le buoni carni di Savigni (e sopra quelle di Bastianich), e ancora vini e birre in ogni dove. L’unica difficoltà è che per menù completo (un pesce, la carne, il pane, il dolce, il vino e il caffè) ti devi alzare sei volte, o meglio trovi qualcuno come Francesca Martire che ci ha simpaticamente servito al tavolo. L’alternativa comoda c’è: il ristorante classico, ma è un pò in fondo e defilato. Tra le mille e una proposta c’è anche una chicca: la pasticceria di pesce di Jérémie Depruneaux. Abbiamo ad esempio assaggiato il Cannolo siciliano con crema di ricciola e liquirizia , mandorle, pistacchi salicorniq e limone candito; la Tartelletta di anguilla affumicata con pepe di Sichuan e ribes; il Macaron con crema di gamberi al grand marnier con arancia. I primi due una curiosità, l’ultimo (il Macaron) decisamente buono. Comunque c’è venuta la curiosità di provare il suo fish bar al centro.
Umberto Montano
Gara di cucina tra non professionisti al Mercato Centrale di Firenze: siamo già alla seconda edizione con una formula che ha riscosso molte adesioni, e soprattutto è riuscita nell’intento di raccogliere un importante somma di denaro che andrà a sostenere i progetti della onlus di Fiorenzo Fratini. Ci ritroviamo con amici e colleghi in una movimentata ed animata serata al Mercato Centrale. Brindisi, assaggi, interviste per celebrare la tradizione, il territorio, il pranzo della domenica, questi infatti erano i temi assegnati. Una bella iniziativa che ha riscosso un largo seguito e raccolto un’importante somma di denaro, siamo contenti di aver dato un piccolo contributo con la nostra partecipazione.
Arrivano puntuali i concorrenti, all’inizio sorpresi e un pò spaesati, ma poi conquistati dalla bellezza del posto. E’ una gara ma deve essere anche una Festa, quindi cerchiamo di spiegare le varie regole che devono essere intese con il giusto spirito della gara. Siamo tra i boschi, potrebbe anche piovere (e infatti pioverà) e quindi bisognerà poi adattarsi in qualche modo. Si procede al sorteggio, alla pesa dei vari ingredienti che ognuno ha portato con sè per caratterizzare la ricetta (massimo 2 ingredienti), poi allestiamo il mercatino degli ortaggi frutta e verdure per far completare la “spesa” agli chef. (la gara è vegetariana). E arrivano man mano gli sponsor, con i loro prodotti e vini, e anche i giurati che andranno a comporre le varie giurie. Insomma il parterre si riempie e si riempie anche la chiesetta per seguire la lezione sulle erbe selvatiche. Ricordiamo i concorrenti che avranno un compito non facile: in sole due re preparare 30 assaggi con gli ingredienti a srpresa trovati al mercatino (salvo i 2 che si sono portati da casa) e cucinarli con il solo aiuto del fuoco. Ecco i loro nomi: Riccardo Cappelli (Argentario Golf Resort- Porto Ercole GR), Carlo Nappo (Alla Catina-PN), Marcello Tiboni (ristorante 28 posti-MI) , Federico Delmonte (Chinappi-Roma), Francesco Palombo (Sfumature Gourmet- Cassino FR), Davide Puleio (Pipero-Roma), Alessio Biagi (La Terra di Nello-Castiglione della Pescaia GR), Fabiana Scarica (Villa Chiara Orto e Cucina-NA) , Andrea Mosca (Marili-AP), Donato De Filippis (Tenuta Esdra Agrispa-Pontecorvo FR), Vito Gaballo (Ristorante Origano-LE), Donato Martella (il Capriccio-Vieste FG), Vincenzo Martella (Borgo Pignano PI), Carlo Porcu (Osteria La Lodola- AR), Nicolò Cappelli ((Tenuta Carretta-CN).
Bella festa davvero ieri sera al piano superiore del Mercato Centrale di Roma. Sotto le suggestive volte in mattoni tre livelli di qualità, dai tanti banchi delle eccellenze alimentari al ristorante di Oliver Glowig e sopra in alto un piccolo spazio (non poi tanto piccolo) aperto appunto agli eventi e infatti abbiamo festeggiato il compleanno. Organizzato in modo corretto e funzionale, con 5 postazioni dai formaggi di Beppe, ai fritti e agli hamburgher, dalla pizza di Bonci ai carciofi, per finire con il risotto fatto in diretta da Oliver Glowig. Al banco tanti vini e soprattutto bollicine. Tutti hanno gradito la bellezza del contesto e ringrazio di essere venuti in tanti. Grazie poi a Umberto per l’ospitalità e la realizzazione dell’evento, e soprattutto per la sua presenza ed elogio, e a tutti i ragazzi dello staff che si sono prodigati. Gran finale con la megatorta di Bonci (uno splendido millefoglie con frutta e chantilly) e ultimo calice giù al piano terra da Luca Boccoli. Un compleanno da incorniciare e da ricordare!
Altre immagini della ricca giornata del lunedì a Cooking for Art caratterizzata da ben due pranzi in parallelo con il Consorzio del Morellino e la cucina di Marco Bottega e degli Chef Blancs, e dalle esibizioni dei noti pizzaioli, come Salvatore Salvo, Simone Padoan, Pasqualino Rossi ed altri ancora. Mentre intanto al Mercato altre botteghe romane propongono i loro prodotti e i loro elaborati.
La giornata del lunedì di Cooking for Art vede sempre la premiazione dei migliori ristoranti secondo la guida del Touring Club e la consegna dei premi speciali grazie al contributo di alcuni sponsor. Un momento importante per noi, ma anche per il pubblico che vede transitare il fior fiore della ristorazione del Centrosud.
La Cappa è quella (gigantesca) voluta da Angiolo Mazzoni, e poi praticamente dimenticata negli enormi spazi laterali della Stazione Termini. Chiamata appunto Cappa Mazzoniana, ha avuto la prima resurrezione con il progetto Convoglia ad opera di Statuto, ed ora la seconda, speriamo duratura e definitiva, con Umberto Montano del Mercato Centrale di Firenze. Ieri la presentazione, l’area è ancora un cantiere, ma a settembre è prevista l’apertura. Ci sarà tanta roba, come è raro vedere insieme: Bonci e Callegari, Liberati e Glowig, Salvini e Beppe, e potremmo continuare, insomma l’imbarazzo della scelta. Aspettiamo quindi il via ufficiale e auguri ad Umberto Montano e alla sua iniziativa imprenditoriale.
Il momento clou del Forum è sicuramente il Convegno al Mercato Centrale di Firenze che ha visto l’alleanza degli Italian Chefs con l’Istituto Lorenzo de Medici che raccoglie studenti da tutto il mondo per i suoi corsi sull’arte e sulla cultura italiana e che da anni include anche la cucina (e qui al Mercato Centrale è in funzione una scuola ben attrezzata). Il Forum dà voce ad alcuni chef, ma anche ad interventi esterni, si discute così di “italian sounding”, di autenticità della cucina italiana all’estero, di posizionamento della ristorazione italiana nel mondo. A gran voce (e un’alzata di mani lo conferma), viene richiesto dai presenti che il Forum diventi promotore ufficiale del riconoscimento della cucina italiana nel mondo, come patrimonio dell’umanità.
Movimentato il Fuori Taste di ieri sera, dove abbiamo alternato la movida del Mercato Centrale (complimenti a Umberto Montano per quello che ha saputo creare), con un angolo più tranquillo in via Parione (Via Tornabuoni), il Moyè. E’ una serie di locali con lo stesso nome presenti a Milano e a Firenze, con la consulenza di Domenico Cilenti in cucina e una serie di prodotti e ricette che ben rispettano i sapori pugliesi.