Tornare da Pascucci è sempre un piacere perchè con il tempo si apprezza sempre di più il grande professionista che è, si scoprono altri dettagli che ci confermano come questo indirizzo non solo è sempre valido, ma cresce giudiziosamente e con misura anno dopo anno. La sala è ancora più curata con i tavoli ben distanziati, e il menù offre una serie di proposte che appagano clienti e critici perchè si ricerca il bello e il buono con estro ma senza esagerare. Questa volta abbiamo anche trovato una pasticceria in crescita (anche se un pò troppo dolce), merito di Giorgia Moscatelli. Un solo neo, il risotto di eccessivo impatto per essere piena estate, mentre è difficile dire quale è stato il piatto migliore, visto che a contendersi il titolo sono in tanti e questo è sicuramente un bel segnale. La brigata di cucina guidata (sotto Pascucci) da Jlali Karim, annovera anche Tommaso Zoboli recente vincitore di Emergente, in sala con Vanessa ecco Lucrezia Di Rocco e Mirko Rebuzzi.
Vanessa Melis
Gianfranco Pascucci a Fiumicino
E’ un bel momento per questo ristorante. Migliora la sala con delle luci ad hoc, fluido e preparato è il servizio e la cucina sembra aver raggiunto piena maturità. A Gianfranco diamo il merito di interpretare in modo originale e molto corretto l’ottima materia prima che il mare gli offre quotidianamente. Un esempio è il guazzetto di gamberi e vongole: qualsiasi altro chef l’avrebbe sottolineato con un fumetto sapido per dare maggiore sapidità e andando in direzione di quello che normalmente vogliono i clienti che non capiscono che è un modo rozzo per soddisfare la voglia di mare e và a discapito della materia prima, soprattutto quando è buona come in questo caso. Qui il guazzetto è leggerissimo e di rara eleganza, arriva dopo qualche ottimo assaggio e il piacere continua fino alla fine, tra note ittiche delicate ed effluvi di profumi di foglie odorose ed erbe che spesso accompagnano ed esaltano le ricette presentate, con un esercizio stilistico di alto profilo e giusta misura. Cioè senza strafare con mille ingredienti, senza contaminazioni di orizzonti lontani, a volte improbabili come spesso poi ci capita andando in giro. Anzi a volte l’idea è quasi basica: pane burro e alici, maritozzo alla panna (grazie anche all’indubbia qualità dei prodotti di Gabriele Bonci, amico e fornitore di Pascucci). Del piatto migliore abbiamo detto, il meno buono secondo noi la granseola, leggermente appiattita sulle note dolci, senza un sufficiente contrasto.