Grande cena di gala con alcune decine di chef appartenenti all’Associazione schierati in varie file nei due saloni dell’albergo. Istituzioni, Produttori Giornalisti e invitati hanno arricchito l’evento e in certi momenti si faceva veramente fatica a passare. Ma la formula di tante postazioni affiancate è sempre la più funzionale per riuscire a smaltire senza troppi intoppi le aspettative. La presenza di Cannavacciuolo e Scabin è stata festeggiata dall’inesauribile gruppo di chef isolani che si sono mostrati sempre allegri, coesi e propositivi. Insomma una bella serata che ha dimostrato che la qualità della ristorazione siciliana c’è, ed è più ampia di quanto si possa pensare grazie ai molti giovani chef che stanno seguendo le orme dei conclamati maestri.
Vincenzo Candiano
Calda giornata quasi estiva per il pienone degli chef per le vie di Taormina. Non era facile organizzare un evento dispersivo lungo i due chilometri del corso, portando cibo ed attrezzature nel centro storico, invadendo piazze e negozi. Ce l’hanno fatta e anche bene, quindi complimenti ai tanti che hanno lavorato all’evento. Una bella festa gastronomica che ha coinvolto i tanti turisti in transito, incuriositi, ma forse poco preparati. Il prossimo anno bisogna prevedere più interpreti o comunque spiegazioni anche in inglese.
Ogni anno è un appuntamento al quale è difficile rinunciare. Le Soste rappresentano il meglio della nostra ristorazione e ogni anno si allunga il numero delle strutture che aderiscono a dimostrare la salute del comparto. In genere cucinano i nuovi ingressi, come anche in questo caso: stuzzichini affidati a Errico Recanati, Viviana Varese, Massimo Spigaroli, Massimo Mantarro, e piatti eseguiti da Aurora Mazzucchelli, Alfio Ghezzi, Marcello Trentini, Burkhard Bacher, Vincenzo Candiano. Per chiudere la pasticceria dei Cerea. Cucina di classe, una curiosità: mise en place senza nemmeno un coltello…ormai la cucina d’eccellenza non prevede l’uso dei denti.
Uno dei ristoranti più belli della Sicilia è alla base di Ragusa Ibla in una delle vecchie grotte. Prezioso e suggestivo si avvale dell’opera di Pinuccio La Rosa, più che direttore direi imprenditore illuminato e capace che grazie anche all’importante lavoro svolto con le Soste di Ulisse, tanto ha fatto per la ristorazione dell’isola. Gestisce anche il ristorante estivo a Marina di Ragusa e l’ospitalità della Locanda con belle camere ricavate in alto nel cuore dell’Ibla. Sulla sua strada ha trovato giovanissimo Vincenzo Candiano e non se lo è lasciato sfuggire. Anche noi l’avevamo subito notato e invitato al primo Emergente Sud di tanti anni fa quando era ignoto a tutti. Vinse al primo tentativo e oggi festeggia la seconda recente stella michelin. Insomma uno chef ancora giovane e sicuramente capace che ci conferma la sua misura e classe con un pranzo corretto, stilisticamente appropriato e continuo che trova il vertice nella parte centrale (ottimi gli spaghetti, con il baccalà e la cernia), leggermente sottotono i dessert finali. Si muove ben anche il resto della brigata che gira in modo efficiente sotto lo sguardo sempre vigile di Pinuccio.
Maggio 2008 Vincenzo Candiano conquista il titolo di Miglior Chef Emergente, qui con Gualtiero Marchesi nel momento della premiazione. Un grande traguardo che ci rende felici, dal momento che Vincenzo Candiani ha partecipato al nostro evento, e ha conquistato la seconda stella Michelin, un grande augurio a migliorarsi sempre. Un brindisi anche a Luca Abbruzzino, Diego Rigotti, Felice Sgarra e Giuseppe Iannotti, anche loro hanno partecipato alle nostre gare e oggi si sono guadagnati una meritata stella michelin.