Il sole ha illuminato la seconda giornata e con il sole è veramente tutta un’altra cosa. Il chiostro ha accolto veramente tanta gente e molto seguiti sono stati i tanti eventi che le associazioni territoriali avevano organizzato. Al cooking show si sono alternati un elegante Giorgio Servetto, il giovane Andrea Masala, debuttante per Meditaggiasca, da poco al timone della Locanda dell’Asino. Poi l’esuberanza di Nikita Sergeev che ha proposto un’interessante cespo di lattuga ripiena, e il pasticciere di Taggia Andrea Setti con i suoi dolci ispirati al territorio. Altra presenza importante Cristoforo Trapani, subito simpatico a tutti, ha portato i rigatoni fritti e dolci farciti e dei raffinati tortelli di pollo. Gran chiusura con Manuel Marchetta, con un’elaborata insalatina di seppie di non facile costruzione ed euilibrio. Un’edizione che ha visto il Comune passare all’Oro di Taggia e al Consorzio del Moscatello l’onere organizzativo, e l’impegno da parte loro non è certo mancato. Ultimo atto: Premio Meditaggiasca a Paolo Raibaudo presidente del Consorzio Valle Argentina, e brindisi finale accompagnato da un pasta improvvista all’ultimo momento dall’infaticabile Nikita Sergeev.
Vincenzo Genduso
Intensa la seconda giornata che ha avuto fortunatamente anche un clima migliore. Molta la gente che ha seguito con interesse le esibizioni dei tanti chef presenti che hanno intepretato l’oliva taggiasca con tante soluzioni diverse. Apprezzatissimi gli interventi degli chef venuti da lontano: la creatività di Terry Giacomello, la precisione di Ichikawa, la serenità di Eugenio Boer, la personalità di Luigi Taglienti. Ma anche gli chef locali si sono fatti valere, dall’umile e bravo Rebaudo un vero artigiano del gusto di Badalucco, alla classe di Giorgio Servetto, alla passione di Manuel Marchetta, e alla praticità di Cannavino. Chiusura con bel brindisi e arrivderci al 2017, con altri chef e forse qualche sorpresa.
Prima giornata di Meditaggiasca con la nuova tensostruttura che si dimostra funzionale. Non aiuta il tempo con una pioggia fastidiosa che di certo non incoraggia il pubblico, ma la sequenza degli chef accende l’interesse dei presenti che seguono con puntualità tutte le esibizioni, intervallate dalle presentazioni dei produttori ed espositori. In contemporanea alla fondazione Roveri l’Oro di Taggia organizza una serie di appuntamenti, un bel convegno sugli aspetti salutistici prima e nel pomeriggio la presentazione di un libro.
Cristiano Tomei non solo è un bravo chef, ma anche un trascinatore grazie all’ empatia, carica e passione che riesce a trasmettere conquistando chi lo ascolta. E non è solo capacità di comunicazione, ma anche ottima tecnica e palato giusto, quello che ci vuole per fare piatti come il suo riso (non risotto) con olio e foglie di olivo al profumo di tabacco. E dopo di lui gli chef francesi hanno confermato al loro professionalità e i due chef italiani, Servetto e Tesse, l’amore per questo territorio così ricco di prodotti. Si chiude l’evento, ci diamo già appuntamento per il 2016, grazie alla crescente condivisione e partecipazione del pubblico e dei produttori.
Terza edizione di Meditaggiasca, la rassegna che vuole valorizzare il rapporto simbiotico che c’è tra le olive e il comune di Taggia, e seconda volta dell’Expò dei prodotti tipici di tutta la Valle Argentina che vede in Taggia il comune più rappresentativo. A parlarne il sindaco di Taggia, Enrico Lupi, presidente delle città dell’olio, Lorenza Vitali per Witaly che cura i contenuti di Meditaggiasca. Introduce Ivan Lombardi infaticabile coordinatore e sostenitore dell’evento.
Si chiude la manifestazione ed ecco le ultime immagini, penso che parlino da sole di questo straordinario territorio dove l’eccellenza è raggiunta dalla semplicità e immediatezza dei suoi prodotti e della sua gente. Arrivederci al 2015 e un grazie a tutti quanti , e sono tanti, che con gioia e serietà hanno dato il loro contributo.
Da Stoccolma a Taggia è un bel salto, cambia il mondo in poche ore e torniamo al caldo e ai nostri sapori, con l’olio e le olive che saranno protagoniste questo weekend. La Valle Argentina comprene vari comuni , uno più bello dell’altro e tutti ricchi di specialità. La novità (positiva) è che si stanno sempre di più organizzando per fare massa critica, spinti dalla Camera di Commercio (Lupi), da sindaci volenterosi (in primis quello di Taggia) e da operatori coraggiosi e pieni di idee (Olivieri). Se ne parla a un convegno e si mettono in atto strategie di comunicazione e sviluppo. E’ la piccola Italia che si muove per cercare di reagire. Speriamo che ce la facciano! Si inaugura la Fiera ed eccoci al via per Meditaggiasca, due giorni di chef e grandi prodotti nel bellissimo Convento dei Domenicani a Taggia.
Un’avvincente sfida in cui il sindaco di Taggia, Vincenzo Genduso e il primo cittadino di Seborga, Enrico Ilariuzzi, hanno lottato fino all’ultima goccia di olio per aggiudicarsi i diritti sulla celeberrima oliva: la taggiasca.
I seborghini sostengono che i primi alberi della famosa oliva vennero portati nel proprio comune attorno al 954 d.C. dai monaci provenienti dalle isole Lerins, arcipelago di fronte a Cannes.
Gli abitanti di Taggia invece rivendicano il diritto di prelazione sull’oliva poiché secondo loro furono i monaci benedettini a impiantare i primi oliveti alla fine del settimo secolo dopo Cristo, per risollevare l’economia del paese vittima di scorribande saracene e longobarde, duecento anni prima di quanto affermano i seborghini. E il fatto che l’oliva si chiami «Taggiasca» depone a favore della loro tesi.
Da oltre un millennio dunque non si sa con certezza quale dei due comuni dell’imperiese debba rivendicarne l’autenticità. La disfida che va avanti ormai da parecchi anni su dove sia stata piantata la prima cultivar che da origine a uno degli olii extravergine d’oliva più rinomati e delicati del bacino del Mediterraneo neppure questa volta ha trovato un vincitore.
Non potendo esprimere un verdetto la parola è andata ai fornelli con una simpatica sfida all’ultimo piatto tra i due sindaci.
E’ partita ieri la manifestazione dedicata ad uno dei prodotti all’occhiello della regione Liguria conosciuta in tutto il mondo: l’Oliva Taggiasca. Meditaggiasca, il nome, evoca il contesto mediterraneo nel quale questa straordinaria pianta millenaria ha avuto diffusione. All’inaugurazione hanno preso parte le più alte cariche della regione e della provincia, così come le associazioni di categoria. Moderati dal gastronomo Luigi Cremona, anima dei contenuti dell’iniziativa, hanno parlato: Vincenzo Genduso, sindaco di Taggia, Giovanni Barbagallo, assessore all’agricoltura della regione Liguria, Luciano Beranger, presidente dell’associazione L’Oro di Taggia, Ivan Lombardi, promotore e consigliere comunale del comune di Taggia ed Enrico Lupi, direttore della ConfCommercio di Imperia e Camera di Commercio. Tutti hanno confermato con entusiasmo e ribadito con la loro autorevole presenza il valore di un’iniziativa che punta a mettere in risalto il territorio attraverso un prodotto che, paradossalmente, è conosciutissimo nel mondo, senza però essere ricondotto al territorio stesso: l’oliva taggiasca.
Conferenza stampa ieri al Comune di Taggia per lanciare l’evento Meditaggiasca, il prossimo sabato e domenica a Taggia, Convento di San Domenico. Si parlerà di oliva taggiasca che è alla base di un grande olio extravergine di oliva, ma che ha una grandissima valenza anche a prescindere dall’olio. Infatti a sottolinearne l’utilità in cucina saranno una serie di grandi chef liguri e piemontesi, e un ospite di eccezione: Mauro Colagreco del Mirazur, uno dei migliori chef del mondo secondo 50 Best Restaurant. Vi aspettiamo quindi a Taggia sabato e domenica dalle 11 in avanti fino a sera.