Giovane il locale come lo chef conosciuto un paio di anni fa a Emergente Sud. Nato poco distante sulla costa, qualche giro in posti di rilievo (Villa San Michele, il Suvretta a Saint Moritz), da meno di un anno è rientrato alla base per aprire un ristorantino di qualità nel centro storico di Agrigento. Impresa non facile, perchè nonostante la valle dei Templi la ristorazione di qualità ha qui conosciuto sempre vita grama. Si entra in un locale bello, che ricorda (ed infatti era) un appartamento, con bella vista sulla bellissima chiesa di San Francesco. E Vincenzo ci conferma la buona impressione che a suo tempo ci aveva lasciato: un bravo cuoco e probabilmente un bravo imprenditore. Con misura cerca di alzare il livello, non puntando a cose impossibili, ma con il buon senso che in questi casi si deve usare. Il pranzo è comunque un crescendo, dopo un inizio appena sufficiente con i due antipasti e il timballetto di anellini un pò pasticciati dal troppo pangrattato, ecco che arriva un buon risotto e due secondi alla brace dove la brace di carrube da il giusto sprint. Insomma il ragazzo è da seguire e a lui va il nostro incoraggiamento: sarebbe una bella conquista per la ristorazione siciliana avere anche ad Agrigento un locale che merita la giusta attenzione.
Vincenzo Santalucia
Gli Emergenti di Calabria e Sicilia, seconda giornata del Premio
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Giornata centrale di Emergente Sud con il resto del mezzogiorno in primo piano. Nella prima semifinale giovani chef di Calabria e Sicilia, con due nuovi volti e due chef che si ripresentano per la prima volta. Vince uno di questi ultimi, Luca Abbruzzino, il più giovane (solo 24 anni), che rispetto allo scorso anno mostra i segni di una forte crescita (è stato anche da Crippa in questi ultimi tempi). Ma anche gli altri, a cominciare da Ninni Radicini che ha proposto due ottime ricette, riescono ad appassionare pubblico e giuria