La FIC da quando c’è Rocco Pozzulo ha moltiplicato le sue attività, sta motivando un numero crescente di cuochi, e compattando gli associati. Un bel lavoro che cerchiamo di seguire anche se ci fa fare i salti da un punto all’altro dell’Italia. Eccoci a Matera nell’anonimo (ma funzionale) Hilton Garden Inn, alla periferia della città e quindi lontano dal bellissimo centro storico. Tante le testimonianze sul palco, si parla di famiglia, di salute, di bambini, tutti temi importanti e basilari, ma con spirito conviviale, senza presunzione e molta chiarezza e semplicità. Insomma stare con questi chef che preferiscono chiamarsi cuochi, è un vero piacere.
Vitantonio Lombardo
Indovinata l’iniziativa del Comune di Casalbuono per promuovere il suo fagiolo: nominare “Ambasciatori del Gusto” i migliori ristoratori del territorio (siamo a sud di Salerno), che è anche l’occasione per fare il punto della situazione di un piccolo borgo che comunque si sforza di migliorare la sua immagine e i contenuti. Non solo il fagiolo, ma anche l’incentivazione di creare un’ospitalità diffusa e di convincere i giovani a restare e a crearsi una nuova occupazione guardando ad esempio al turismo enogastronomico.
Torniamo dopo qualche tempo per trovare un Vitantonio Lombardo più maturo e sicuro e anche più contento grazie alla stupenda figlia che gli è nata. Ed è un vero piacere in un posto così discosto dalle normali rotte trovare una tavola come questa: semplicità e pulizia nell’arredo, servizio appropriato del giovanissimo Donato, cucina altrettanto giovane ed allegra. I piatti scorrono veloci raccontando le delizie del territorio, lo straordinario agnello, la bontà dell’orto e dei formaggi della zona che entrano in ogni ricetta. Qualche variazione di troppo, ma la mano dello chef è sicura e con poche sbavature. I piatti da ricordare: la buona zuppa di fagioli, l’ottimo timballo di ziti (manca solo il passaggio al grill), il profondo agnello. Meno ci sono piaciuti i ravioli e da migliorare sicuramente i dessert finali.
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Un grande agnello questo di Picerno, che dà vita anche agli strascinati all’ aglianico (vedi sotto).