Nuova curiosa e importante novità. La dobbiamo alle capacità imprenditoriali di Roberto Astuni, un albergatore che non si ferma mai, e a quelle tecniche di Riccardo Antoniolo, talebano del lievito, che si è fatto ben conoscere con l’800 a Bassano. Qui siamo poco distanti in quello che presto sarà un nuovo piccolo e piacevole albergo curato a puntino al centro di Pove. Un bistrot dove la pizza è al centro della scena, coniugata in tanti modi, con differenti percorsi, lievitazioni e con chiare ambizioni di proporre un qualcosa di differente dal solito. Roberto d’altronde oltre alla passione per i dolci, per il pane e per i lieviti, si destreggia bene anche in cucina e le sue soluzioni sono interessante. Potremmo dire pizza con cucina e ottimi ingredienti, che alla prima impressione funziona, nonostante fossimo in una specie di serata di prova, in compagnia di amici e, cosa singolare, produttori di vini PIWI già incontrati a Merano, e la presenza di un caro amico: Gianni Capovilla, re dei distillati. Impegnativo ma buono il percorso proposto con tutte le pizze di livello con la vertice, per noi, quella al radicchio e musetto. Unica osservazione, il menù di sembra un pò troppo didattico e articolato, forse sarebbe meglio proporlo in veste più semplice e diretta.
Vittorio
Mancavamo da venti anni, ed è un piacere ritornare a trovare il grande Gianni Capovilla, il migliore dei nostri distillatori, tra i migliori del mondo. Non ha mai tradito le sue idee e radici: solo frutta, quella più vera e migliore, meglio se di tipologie antiche, solo uva e vino, solo i migliori ingredienti di base per fare grandi distillati e rum. Il suo nome è forse più conosciuto all’estero che in Italia e si pone accanto, se non sopra, a quel manipolo di distillatori austriaci e tedeschi che rappresentano l’elite mondiale del settore. Abbiasmo iniziato la giornata al mattino con un brindisi di distillato al lampone, non ci poteva essere modo migliore. Grande Capovilla!
Bella la location, particolare l’evento: un intero salone dedicato al rum. Poi però si vede che dietro questa (breve) parola, si nasconde un mondo. E poi entrando è subito un mondo di amici, soprattutto quelli della Velier che da tanti anni battono nuove strade per darci dei distillati particolari e affascinanti. Con Gianni Capovilla infine il rapporto è particolare. Lo conosciamo da fine degli anni ottanta, e la nostra stima è profonda, per una persona che ha contribuito tanto ad innalzare l’asticella della qualità in Italia. Un grazie infine ad Andrea Amici, organizzatore con altri giovani soci di questo bell’evento, d’averci dato la possibilità di presentare il nostro Cooking for Art che ormai è alle porte: l’1,il 2 e il 3 novembre alle Officne Farneto di Roma.