Ultimi giri al Vinitaly, tanti assaggi e tante storie dietro ogni bottiglia. Il vino è un modno che non finisce di stupire. E con un sorso di champagne lo salutiamo, non sappiamo se è il 34simo o il 35simo della nostra vita, comunque lo troviamo sempre in gran forma. Il vino invecchia meglio di noi.
Vittorio Moretti
Mancavamo da quasi due anni e abbiamo trovato un Fabio Abbattista cresciuto, con una cucina più misurata e leggera, che ci è piaciuta: punta alla sostanza del gusto, non fa troppe carpiole inutili, è piacevole senza ricercar l’effetto speciale. Risente ancora dell’impostazione classica, un pò troppo proteica, con carne e pesce che dominano il menù mentre sarebbe forse più opportuno lasciare spazio maggiore al vegetale. Quanto ai piatti ci sono sembrati centrati gli stuzzichini iniziali, tra gli antipasti meglio le lumache di una cipolla poco contrastata e di un lavarello scivoloso, il baccalà risulta leggero e croccante, e giustamente golosa è la chiusura dolce. A buon controno un servizio attento e gli ottimi vini che hanno accompagnato la cena.
Ultimi giorni di Cracco a via Hugo prima della riapertura in Galleria. Sarà anche per Bellavista, ma è un Cracco vestito a festa, in piena forma nonostante la perdita della stella. Con grande misura eleganza, sia nella presentazione che nei piatti, il pranzo scorre veloce allietato da una serie di ottime bollicine, versione speciale di Bellavista per la Scala di Milano. A noi i piatti sono piaciuti, leggeri eleganti dalla suadente ostrica iniziale al delicato e profumato dessert finale alle rose. Si sente la mano del giovane Luca Sacchi, giustamente applaudito accanto a Cracco. Chiude ormai via Hugo, e quindi auguri al nuovo Cracco che ormai è alle porte.
Trenta anni di Gambero Rosso. Ci sembra ieri quando andai a trovarli in via Ripetta, e poi ancora più vicino casa a via Arenula, sempre con un grande e dovuto rispetto al loro lavoro. E in questi trentanni abbiamo visto crescere una realtà importante e consolidata. Una grande festa quella di ieri, con tanti personaggi che hanno fatto un pò la storia dell’Italia del gusto, con una bella regia e tanti applausi. Tutto perfetto? Quasi, un ricordo di Stefano Bonilli sarebbe stato secondo noi opportuno, e magari anche di Daniele Cernilli. E, dulcis in fundo, ci avrebbe fatto piacere abbracciare anche Clara Barra.
Bella festa quella organizzata in cantine Bellavista per festaggiare i 70anni di Enzo Vizzari, una vera icona della critica gastronomica, un personaggio a tutto tondo che da oltre 30 anni è uno dei pilastri di questo misconoscuto mestiere. Una serata dove tutto è stato eccellente: la rosa degli invitati, ben calibrata su un numero giusto, il buon (anzi ottimo) bere grazie all’immensa disponibilità della cantina privata di Enzo, la sfiziosità delle ricette preparate per l’occasione da chef di calibro consolidato. Insomma siamo stati più che bene, grazie Enzo!!!
E così Bottura è arrivato che più in alto non si può. Prima di lui ricordiamo che una dozzina di anni fa ci arrivò nella Gault&Millau francese Marc Veyrat con ben due ristoranti. Ma per l’Italia è la prima volta, e ne siamo felici non solo per il riconoscimento alle qualità dello chef e del suo ristorante, ma anche per l’enorme lavoro svolto da Massimo Bottura in favore di tutta la ristorazione italiana. Se l’immagine della nostra cucina è trionfante nel mondo lo si deve anche a Lui. Ed infine proprio nell’anno dell’Expò a Massimo Bottura si deve l’iniziativa forse più iconica: il Refettorio Ambrosiano, che meglio di qualsiasi altra cosa incarna lo spirito dell’esposizione universale. Massimo complimenti, te lo meriti e accanto a te Lara, elegante ed intelligente compagna, e la tua magnifica brigata, da Taka a Davide, da Enrico a Beppe e a tutti gli altri bravi ragazzi che ti circondano.
Qui sopra Ezio Santin con Gualtiero Marchesi. Come dire un salto indietro di venti anni, quando rappresentavano il meglio della ristorazione italiana.
Dopo la lunga parentesi meranese, ben 15 giorni di eventi intensi, eccoci a Roma. Ancora a brindare, con le bollicine di Terra Moretti, nell’ elegante “parade” allestita nei saloni dell’ Hilton.