E’ la seconda volta che ci veniamo e dobbiamo in parte correggere il tiro. La prima volta eravamo capitati in una serata un pò confusa con il ristorante stracolmo e l’impressione non era stata positiva anche dal punto di vista dell’accoglienza. La seconda volta, in condizioni più normali (comunque il ristorante anche stavolta quasi al completo), le cose sono girate meglio. Certo è che lo chef Vladimiro, ha sicuramente le ambizioni e la voglia di fare cucina di un certo livello, d’altra parte la cucina che ha a disposizione è veramente limitata negli spazi e questo ha sicuramente un peso nella giusta riuscita dei piatti. La cosa migliore ci sono sembrati i ravioloni, non molto eleganti ma sicuramente di gran sapore, come piace al gran pubblico che non manca di gratificare con la sua affluenza il successo di questo locale. E alla fine sono queste le cose che contano.
Vladimiro Farina
Ci avevano un pò magnificato quest’Ottava Nota, e forse le aspettative erano un pò troppo alte. Inoltre il locale era pieno, un buon segno di questi tempi, ma di certo il ritmo del pranzo e la qualità dei piatti sono sembrati un pò modesti, approssimati i sapori e le cotture, e frettolosa la presentazione. Magari siamo capitati nel giorno sbagliato, ma da Vladimiro Farina, chef di lungo corso, con ampia esperienza soprattutto spagnola, ora tornato a Palermo, ci aspettavamo qualcosa di più.