25 anni meritano una grande festa! Ed in effetti hanno fatto le cose in grande. La cena di gala lo testimonia per la cornice, l’eleganza, la partecipazione e la lunga serie delle portate. Un bell’incontro tra i JRE italiani che per l’occasione hanno invitato a cucinare i loro colleghi stranieri, e gli invitati romani (e non solo), con molti colleghi della stampa. L’associazione negli anni ha conosciuto turbolenze e divisioni (ma è la vita ad imporle), oggi però si presenta compatta ed unita, ed anche più numerosa. Questi i nuovi ingressi: Oliver Piras e Antonella Del Favero di Aga, Fabiana Scarica di Villa Chiara, Nikita Sergeev dell’ Arcade, Davide Maci di The Market Place. Salvo l’ultimo, tutti ex Emergente Chef! Un buon segno.
Walter Bianconi
Le hanno azzeccate quasi tutte: il tempo primaverile, l’allestimento indovinato e originale, il decoro della tavola e perfino il menù che in queste cene di gala in genere lascia a desiderare. Qui è arrivato un pò freddo il secondo di carne, ma nel complesso i JRE , in particolare quelli del Friuli, con Scarello in testa, si sono dati veramente da fare, e la fortuna premia i bravi e gli audaci.
Emanuele Scarello e Andrea Sarri si passano oggi ufficialmente le consegne. Andrea, chef del ristorante Agrodolce di Imperia, guiderà per qualche anno quella che è comunque l’ associazione di cuochi più vivace d’Italia. Potrebbero fare di più? sono troppi o troppo pochi? è troppo nordista? sono mediamente troppo anziani? Sono tante le domande, ma alcune risposte arrivano: tra i nuovi JRE aumentano ad esempio le donne (Klugmann e Vitale) , che comunque sono sempre poche non solo nei JRE ma nell’universo della cucina professionale.