Il Summit si chiude per noi con la più bella serata che si potesse organizzare e quindi ci complimentiamo con Rosario ed Aira (instancabili organizzatori), con gli oltre 40 chef che hanno contribuito all’evento, e con lo staff del Marquis che ha realizzato il tutto con grandissima professionalità. Un centinaio i prodotti in assaggio, tra formaggi affettati ecc, una diecina i vini, tante le ricette degli chef, e anche la pizza presente, come la carne di Fracassi. Presente l’ambasciatore d’Italia qui a Dubai ed altre autorità, la festa ha avuto un ritmo veloce e piacevole, si è animata con le premiazioni, rilassata con la musica, ha mostrato lo stato di salute della cucina italiana anche in trasferta ad oltre 500 invitati di riguardo. C’è da esserne fieri. Ancora complimenti a tutti e in fondo anche a noi che abbiamo dato un piccolo contributo a questo bell’evento.
Walter Canzio
Serata dedicata ai vini e condivisa con i migliori media e sommelier qui a Dubai. Vini di prestigio come il Lupicaia, Castello di Rampolla, Terre Nere e così via, e anche il luogo è prestigioso. Siamo nell’elegante Waldorf Astoria at The Palm, nel nuovo locale Social di Heinz Beck, alla presenza anche di Heinz che è assistito qui a Dubai da una brigata notevole di giovani guidati da Walter Canzio. Si finisce un pò tardi tra i tanti vini e i tanti piatti che raccontano la cucina fresca ed elegante di Beck dal fine carpaccio ai preziosi medaglioni di aragosta, dal vigoroso agnello al rotolo di vitello. Cucina che rispetto ai piatti visti in giro si pone su un’altro livello che speriamo Dubai accolga con il giusto riguardo. Con l’occasione facciamo gli auguri a Heinz Beck, oggi è il suo compleanno,
Molto bello è il ristorante di Heinz Beck a Dubai, in quello che è sicuramente uno degli alberghi di maggior prestigio: il Waldorf Astoria at the Palm. Non pochi i coperti, un centinaio nella sala e altri 50 lungo la galleria esterna che gode di una bellissima vista sul palmeto e il Crescent (il ramo della Palm). Un servizio impeccabile ci accoglie, una carta di vini internazionale molto importante dove l’Italia è presente ma non in primo piano, come anche la cucina che è italiana di sostanza ma poco dichiarata come tale. In cucina (completamente a vista) ruota una consistente brigata ben diretta da Francesco Acquaviva e Walter Canzio, allievi del Maestro. Brilla pure il bravo pasticciere Francesco Soletti giovanissimo. A meno di 100 euro avrete un menù interessante e vario che parte subito alla grande con un’ottima serie di stuzzichini iniziali salati che sembrano comunque dei bonbon, e una tartare da favola. Un pò troppo condimento e pomodoro nei primi, un livello buono nei secondi (meglio la carne di ottima qualità) e si ritorna a volare con i dessert finali. Un ristorante che ci fa sentire orgogliosi per l’accoglienza, la cucina e il servizio e dove un’importante e facoltosa clientela può avere un corretto approccio alla nostra cucina.