Unico davvero lassù all’ultimo piano con vista su tutta la città! E’ la Milano che ci piace, quella che guarda al futuro e lo fa anche con questo chef di origine romana che però sembra aver trovato qui la sua sistemazione ottimale. I coperti non sono pochi, la brigata è ampia e sostiene il ritmo della cena rispettando tempi e metodi. Il menù fila veloce insistendo molto sul pesce ma dandoci una cucina a largo spettro: accanto ai prevedibili stimoli mediterranei, ecco arrivare anche il rafano, la ricotta affumicata e altri sentori più nordici ben amalgati nella sequenza dei vari piatti presentati. Insomma Fabio ci sembra sempre più completo e maturo. I piatti migliori? per l’appunto due tra i meno mediterranei come gli gnocchi di rape rosse e lo straordinario merluzzo nero. I meno convincenti? il palamita e una pluma un pò troppo cotta e salata.